Te lo spiego in modo semplice senza giri di parole
Ciao Golfista Vincente,
È passato un po’ di tempo dall’ultimo mio articolo, mi auguro abbia trascorso buone vacanze.
Nelle ultime due settimane sono accadute tante belle cose per il golf azzurro. Partiamo dalla conquista del titolo di Campioni del Mondo Amator a squadre. Prima volta nella storia del golf: Celli, Bovari, Florioli e uno staff federale dietro di primordine.
Che spettacolo!
A seguire ottima prova di Francesco Laporta che all’Open di Danimarca si è piazzato quarto, girando -14 nelle prime due giornate e calando leggermente alla distanza pur sempre rimanendo in contention per la vittoria. Grande Lapo!
Grande ritorno per Francesco Molinari al BMW PGA Championship a Wentworth con un solidissimo nono posto – e due birdie nelle ultime due buche – e per Guido Migliozzi che chiude tredicesimo.
Infine, bellissimo Open d’Italia appena concluso che, seppure non abbia visto italiani brillare, è stato testimone di un field stellare e soprattutto di un campo davvero impegnativo e divertente in previsione Ryder 2023.
Insomma, tante soddisfazioni dai nostri portacolori che sono anzitutto un esempio di solidità mentale, capacità di risollevarsi dai momenti critici, pazienza e lucidità.
Ma come fanno ad esprimere queste qualità?
Te lo spiego in questo articolo in modo semplice e senza giri di parole come non me l’hai mai sentito dire. Solo questo articolo porta con sé tanto valore, anche economico, in quanto ti consentirà di limare colpi al tuo score e di risparmiare parecchi soldi nel tentativo di sistemare la testa rivolgendoti al tuo maestro di golf.
GESTIRE LA FASE DI ESECUZIONE DEL COLPO
Ti sto per mostrare cosa devi fare in campo durante la gara per gestire al meglio la fase di esecuzione colpo, che è la fase cruciale.
Ciò che sto per condividerti non è nient’altro che la sintesi del mio metodo Golfista Vincente che potrai usare concretamente durante tutte le tue gare.
Lo puoi considerare un super regalone di fine estate!
La fase di esecuzione del colpo è costituita da 5 step consecutivi attraverso i quali devi obbligatoriamente passare e per ciascuno dei quali devi diventare maestro e quindi padroneggiarlo.
PRIMO STEP: PRESENZA
Nel primo step devi agire Presenza. Questa è la parola chiave nonché la capacità mentale che devi allenare e sviluppare. In cosa consiste?
Molto semplicemente devi riconoscere in tempo reale il tuo stato dell’essere, ovvero i pensieri che ti frullano per la testa e le emozioni che sta vivendo il tuo corpo.
Devi imparare a farlo sul momento, durante gli istanti che precedono il colpo e “in diretta”. Non si tratta di rivivere e ripensare a un’esperienza ma di connettersi al presente che stai vivendo dentro di te.
Fino a quando non diventi capace di riconoscere – e accettare – chi sei in quel momento, non hai possibilità di passare efficacemente allo step successivo e sperare di esprimere il tuo miglior colpo – quello che fa già parte del tuo bagaglio o addirittura il colpo su cui stai lavorando e che ancora non hai consolidato.
La Presenza la alleni ascoltandoti, da un lato, e tirando fuori, a parole, ciò che hai ascoltato, dall’altro lato. È un’attività scomoda all’inizio, sia perché potresti trovare difficoltà nel riconoscere come ti senti, sia perché stare su emozioni “spiacevoli” non piace a nessuno.
Col tempo, con l’esercizio e con il mio supporto diventa una piacevole abitudine, è come iniziare a vederti dall’esterno, ti rendi conto come la tua mente inconscia crea la tua realtà, ciò che tu consideri vero e reale per te e nello stesso tempo riconosci che non sempre lo è, ovvero non sempre ciò che ritieni vero in un determinato momento lo è in assoluto.
Per fare questo in campo, durante la fase di esecuzione del colpo, hai un unico modo: ritagliarti uno spazio consapevole, intenzionale e breve nel quale ti fai una semplice domanda:
Qual è il mio stato dell’essere in questo istante?
Dovrai rispondere in modo autentico ed io ti aiuterò a sviluppare il linguaggio che ti serve per farlo in modo efficace.
Questo primo step porta con sé una conseguenza molto importante: ti rende libero! Ti permette finalmente di vedere chi sei e di prenderne distanza, la giusta distanza, quella distanza che è la vera libertà di cui hai bisogno per passare allo step successivo.
STEP DUE: SCEGLI E CONNETTITI ALLO STATO DI ATTIVAZIONE OTTIMALE
Lo step due consiste nello scegliere e connettersi allo stato dell’essere funzionale al colpo che io chiamo Stato di Attivazione Ottimale (SAO).
Per fare questo non c’è un unico modo, sicuramente devi aver sviluppato dimestichezza con gli stati dell’essere. Identificherai poi la breve frase che rappresenta chi vuoi essere e a quel punto inizierai a ripetertela come un mantra.
È un passaggio altamente energizzante e appagante che impegna sia la tua mente che anche il tuo corpo. Come ti ho detto più volte e ho anche scritto in un articolo del mio Blog – leggilo cliccando qui – per accedere ad un certo stato dell’essere ci devi portare anche il tuo corpo.
Per farlo hai un’unica vera strada: devi imparare a respirare col Cuore! Su questo aspetto ho approfondito in alcuni miei webinar e ho dedicato un’intera video lezione specifica nel video corso Golfista Vincente Essential.
Il respiro intenzionale e consapevole è il modo attraverso il quale vai a modulare il funzionamento del tuo cuore che a sua volta, come molti studi confermano, influenza profondamente il funzionamento del tuo cervello e in particolare dell’amigdale che rappresenta la sede delle emozioni.
Non smetterò mai di enfatizzare che, come golfista, devi imparare a respirare in modo “vincente” e lo devi fare in continuazione!
STEP TRE: LA ROUTINE PRE-COLPO
Il terzo step è forse quello più noto al mondo dei golfisti, ma meno utilizzato e realmente compreso: la routine pre-colpo.
Questa ti serve essenzialmente per centrarti, ritrovare il tuo centro, il tuo equilibrio interiore e quindi essere nella condizione migliore subito prima di eseguire il colpo.
Anche in questo step ciò che devi fare tocca sia il livello mentale che quello fisico e attraverso la Percezione Corporea ho trovato il modo per lavorare contemporaneamente su entrambi questi due livelli.
Si tratta di portare la tua attenzione cosciente su una parte corporeo-muscolare specifica dello swing e di percepire cosa sta “facendo” quella parte.
Apporterai, se necessario, quei micro-cambiamenti di movimento, che ti permettono di fare il fine tuning, ovvero la sintonizzazione di fino del tuo gesto.
È una capacitò che devi allenare periodicamente lontano dalla gara e che grazie al mio metodo lo potrai fare in modo nuovo e differente rispetto a quello che potresti fare col tuo maestro.
Questo è proprio un aspetto che mi contraddistingue come golf mental coach. Una volta che hai ben compreso dove stai sbagliando, ovvero qual è la parte del tuo gesto che non funziona correttamente a qual punto entra in campo la mia esperienza e le mie pratiche per far in modo che tu percepisca la nuova sensazione permettendo in tal modo alla tua mente inconscia di memorizzarla e riprodurla.
STEP QUATTRO: LASCIA ACCADERE
Il quarto step riguarda il momento subito prima dell’esecuzione, quei pochi secondi che trascorrono da quando ti sei addressato a quando inizi lo stacco e colpisci la palla.
In quel frangente la parola d’ordine è Lasciar Accadere.
Devi ottenere il massimo da chi sei in quel momento. È importante che tu comprenda e sperimenti, negli attimi prima del colpo, quella sensazione di piena fiducia e sicurezza verso te stesso, che si traduce nel lasciar andare completamente qualsiasi interferenza dovesse insorgere e far eseguire il colpo alla tua intelligenza corporea di cui puoi solo fidarti.
Quando ti trovi lì sulla palla poco prima di eseguire il colpo, i giochi sono quasi fatti, nel senso che non puoi e non devi mettere in discussione le decisioni prese sul colpo datirare né tantomeno dubitare sulla tua capacità di saperlo eseguire.
Attenzione però, ho scritto che i giochi sono quasi fatti… nel senso che la tua mente inconscia potrebbe ancora entrare in gioco e generare pensieri ed emozioni non funzionali e quindi indurre nel tuo corpo delle sovratensioni muscolari che sono quelle che ti fregano.
Come puoi fare per evitare tutto questo?
Devi mettere in pratica un accorgimento che tenga impegnata la tua mente inconscia e che ti infonda sicurezza. Nel mio metodo questa capacità la chiamo saper quietare la mente inconscia.
Ci sono vari modi per farlo, te ne insegno uno adesso. Tieni presente che ciascuno di noi ha le proprie peculiarità e quindi questo modo potrebbe non funzionare per tutti.
Tuttavia, lo step rimane valido, ossia devi trovare una modalità per tenere impegnata la tua mente inconscia, la devi intrattenere in modo opportuno.
Ciò che puoi fare è posare il tuo sguardo in modo consapevole e intenzionale su un dimple della palla. Sposta gradualmente il punto di osservazione di pochi millimetri scrutando la superficie della palla con curiosità e interesse.
Nulla di più e nulla di meno. In questo modo lascerai che la tua intelligenza corporea gestisca efficacemente il movimento del tuo corpo senza subire distrazioni e interferenze da parte della tua mente inconscia.
STEP CINQUE: ACCETTA QUALSIASI RISULTATO
Siamo giunti ora al quinto e ultimo step: Accetta qualsiasi risultato.
Questo probabilmente è lo step più complicato da comprendere e mettere in atto.
Il colpo lo devi accettare per svariati motivi. Il primo, semplice e lineare, è che il risultato del colpo non lo puoi cambiare.
Sperimentare dentro di te una sensazione di rifiuto del risultato, non te lo farà cambiare, anzi ti ingenererà ancora maggiori interferenze che te le porterai al colpo successivo in una spirale via via sempre più negativa.
C’è anche un altro motivo molto più profondo del primo che devi assolutamente far tuo, deve entrare nel tuo DNA.
Il risultato del colpo appena accaduto è un evento che manifesta perfezione.
In che senso? – ti starai chiedendo.
Nel senso che il risultato del colpo è la manifestazione perfetta e compiuta di chi sei in quel momento. Ti rappresenta pienamente rispetto a chi sei in quel momento e non in assoluto.
Fai attenzione a questa distinzione perché è sottile, ma molto potente. Ti faccio un esempio per fartela comprendere.
Se ti capitasse di fare shank in gara sarebbe molto difficile pensare che questo colpo appena tirato rappresenta chi sei. Anzi riflettendoci diresti che non ti rappresenta affatto, tu sei altro dallo shank, lo shank non ha nulla a che vedere con te. E avresti ragione!
Io ho scritto che lo shank ti rappresenta pienamente in quel momento. Così dicendo intendo che, in quel specifico momento il colpo, il livello tensionale del tuo corpo e la gestualità conseguente erano proprio quelli dello shank.
Ma il livello tensionale e la gestualità sono conseguenza del funzionamento della tua intelligenza corporea e in ultima analisi della tua mente inconscia, che sovraintende l’insieme di pensieri ed emozioni che ti rappresentano in quel momento, nonché l’intelligenza corporea stessa ossia la qualità, la quantità e il livello di coordinazione della contrazione muscolare complessiva del tuo corpo.
Ecco allora che la frase sopra assume significato e in un certo senso lo shank non è più figlio del caso ma, seppure inconsciamente e involontariamente, sei stato tu a generalo sulla base del tuo stato dell’essere.
In buona sostanza lo shank ti sta dicendo che lo stato dell’essere che stai sperimentando non è funzionale ad ottenere i risultati che desideri.
Quindi accogli e accetta il risultato di ogni colpo, sta parlando di te, ti sta dando informazioni importanti su chi sei.
Bene, metti in pratica i cinque step che ho condiviso e vedrai presto i benefici.
Attenzione! Quanto ti ho appena presentato rappresenta ciò che devi fare in gara durante la fase di esecuzione del colpo, ma non è sufficiente per ottenere i risultati che desideri.
Affinché tu riesca a implementare questi cinque step devi passare per una fase preparatoria che va al di là della pura esecuzione del colpo.
Su questo aspetto ho preparato un video corso specifico: Vincere con la Mente nel Golf
Se ti interessa conoscerlo scrivimi cliccando qui.
Swing your mind
Andrea Falleri
Il tuo Golf Mental Coach
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