La lezione dell’Ugolino
Ciao Golfista Vincente,
Se vuoi mettere sotto pressione il tuo equilibrio mentale ed emotivo fai una gara all’Ugolino.
Se desideri realmente testare la tua robustezza mentale allora fai una gara all’Ugolino.
Uno dei campi più “tricky” d’Italia che abbia calpestato insieme a Colli Berici e Asiago.
Il weekend appena trascorso mi ha visto affiancare in campo come mental caddie un Golfista Vincente sul percorso dell’Ugolino in occasione del Firenze Challange.
È stata un’esperienza tosta e complicata proprio come il campo.
Venire all’Ugolino occasionalmente e per di più in concomitanza di una gara federale non è proprio una passeggiata, è innanzi tutto un atto di coraggio, per essere stati capaci di scegliere di mettersi intenzionalmente scomodi.
Ciò che può accadere è che le condizioni difficili del campo esaltino le proprie aree di miglioramento a livello tecnico, andando così a incidere sul proprio equilibrio mentale mettendolo a dura prova.
Ci si potrebbe sentire affranti e avviliti se non addirittura arrabbiati e frustrati per non riuscire a esprimere il proprio livello di golf abituale e marcare quegli score che si sa di valere.
Si potrebbe dare la colpa al campo, maledirlo, giurare di non voler mai più metterci piedi e sentire che si è fatto un enorme salto all’indietro nel proprio golf.
Ci si potrebbe sentire di essere incapaci, di non essere tagliati per questo sport o forse ancora di più di non meritare di riuscirci.
Qualunque sia lo stato dell’essere, questo è il fascino del golf in generale ed è l’effetto dell’Ugolino nello specifico.
Ti starai domandando: “Cosa devo fare Andrea per evitarlo?”
Innanzi tutto, prima di rispondere a questa domanda, voglio che tu sappia una cosa:
Tu, a qualsiasi livello giochi, Vali e sei Capace!
Tutte le emozioni negative e i pensieri cupi che provi li ha creati una parte della tua mente che si è attivata talmente velocemente da non riuscire a fermarla. È solo una parte di te, non sei TU.
Ti dirò di più quelle emozioni negative e pesanti in realtà sono conseguenza di bisogni e desideri sinceri e profondi che nutri, solo che ti sei fatto l’idea che esista solo una via per soddisfarli e che devono essere soddisfatti subito.”
Qui di seguito trovi ciò che voglio che ti ripeta e che ricordi a te stesso ogni qualvolta ti troverai in situazioni difficili in gara.
“Valgo, sono capace, esiste un’altra via”.
Tornando alla domanda sopra, ricorda che non devi evitarlo, devi semplicemente accoglierlo e poi superarlo.
Devi imparare ad accogliere le situazioni scomode, a volte anche andarle a cercare, ripeto a volte non sempre.
La situazione scomoda ti mette a nudo, nel senso che attiva la tua mente inconscia e lei ti porta a provare certe emozioni.
Quello che ti è utile fare è stare inizialmente nell’emozione per un poco, ovvero sentirla consapevolmente, senza farti travolgere e nominarla, cogliere la sua sfumatura attraverso il linguaggio.
Ti senti nervoso, adirato, disgustato, contrariato, furioso, dispiaciuto, insoddisfatto o cos’altro?
Come puoi facilmente comprendere ciascuna di queste emozioni descrive un’esperienza diversa.
Questo ti permette di connetterti con il tipo di energia che stai vivendo e vederla meglio, sentirla meglio, in modo più nitido e soprattutto iniziare a prenderne distacco.
Poi domandati qual è il bisogno sottostante, li c’è il nocciolo della questione.
Quell’emozione qualunque essa sia rappresenta una parte autentica di te che vuole raggiungere qualcosa, soddisfare un bisogno appunto.
Ti arrabbi o sei nervoso, per esempio, perché senti allontanarsi quel bisogno o sei felice e entusiasta perché senti quel bisogno vicinissimo praticamente soddisfatto.
Prenditi il tempo per riflettere su questo, per identificare chiaramente il tuo o i tuoi bisogni. È li che c’è la chiave di volta, c’è la sorgente della tua motivazione.
Tutti i bisogni sono legittimi, non tutti i bisogni sono facilmente soddisfacibili o realmente utili.
Prima lavora sul bisogno, trasformalo e poi potrai passare alle tecniche per la gestione della tua attenzione e della tua mente in campo e tutto sommato questa è la parte più agevole.
A questo punto non ci sarà più slice o gancio che ti potrà far perdere il tuo equilibrio e magicamente la palla inizierà a volare dove hai sempre voluto.
Dovrai sempre continuare ad allenare la parte tecnica, ma con una rinnovato presenza che ti permetterà di esprimere il tuo miglior golf e soprattutto di ritrovare l’equilibrio nei momenti complicati molto più velocemente che in passato.
Questa è la via
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Swing your mind
Andrea Falleri
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