La magia e il golf

Ciao Golfista Vincente,

Oggi voglio affrontare con te un argomento che mi sta molto a cuore e che ha letteralmente cambiato la mia vita in positivo.

Quando ero giovane e gareggiavo a livello agonistico nei tornei di tennis tavolo, ero perennemente alla ricerca del gesto tecnico perfetto, del materiale da gioco più performante, del tipo di colpo che avrebbe messo in difficoltà il mio avversario, dello schema di gioco migliore che mi avrebbe consentito di vincere la gara.

Queste dinamiche le ritrovo – traslate con le dovute differenze – nell’approccio alla gara dei golfisti che seguo come golf mental coach e di quelli con i quali ho avuto il piacere di confrontarmi anche se non sono diventati miei clienti.

Osservo che c’è in loro una perenne ricerca dello swing “perfetto”, dello shaft migliore, del fitting più performante, del drill risolutore, della tattica di gioco per giocare al meglio le buche e così via.

C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo?

In linea generale direi proprio di no, in linea generale…

In verità c’è qualcosa di pericoloso sotto, qualcosa di poco funzionale all’espressione del tuo pieno potenziale.

Seguimi il bello che ancora arrivare.

Ti invito adesso a pensare al tuo mago preferito o alla tua strega preferita o comunque a un film che hai visto, che ti appassiona dove ci sia un mago, una bacchetta magica e delle magie.

Quando ero piccolo io c’era Mago Merlino e Maga Magò, oggi forse è più facile capirsi se facciamo riferimento a Henry Potter o il Signore degli Anelli.

Ora rifletti e rispondi alla domanda che sto per farti: “Le magie o gli incantesimi che vedi fare in questi film o cartoni animati avvengono grazie alla bacchetta magica o al Mago di turno?”

Quando un mio mentore molti, molti anni fa mi fece questa domanda mi spiazzò completamente, mi fece riflettere profondamente e mi misi in discussione.

Di primo acchito risposi dicendo: “Avvengo grazie alla bacchetta magica, senza di quella non riuscirebbero a farle, è evidente…”

Lei mi disse allora: “Se un altro personaggio prendesse quella bacchetta riuscirebbe a fare gli stessi incantesimi?”

Rimasi in silenzio per qualche secondo processando dentro la mia testa la sua domanda… Cavolo aveva ragione, ci riusciva tendenzialmente solo quel mago o quella maga. La bacchetta magica non funzionava con tutti.

La nostra conversazione si interruppe lì, ma la mia voglia di comprendere pienamente la portata di quello stimolo proseguì nel tempo e negli anni.

Mi stavo gradualmente rendendo conto dell’importanza e del ruolo del mago nel funzionamento della bacchetta magica.

Dopo un po’ di tempo tornai dal mio mentore e le chiesi perché mi aveva detto quelle cose su mago, magia e bacchetta magica. Lei in modo diretto mi rispose: “Tecnica, tattica, nutrizione, preparazione fisica e attrezzatura sono la bacchetta magica, tu sei il Mago, l’incantesimo è la tua prestazione in gara. L’incantesimo lo fa anzitutto il Mago che si serve della bacchetta magica. Ricordalo sempre quando l’incantesimo sembra non manifestarsi e la bacchetta magica sembra non funzionare”

Fu una delle lezioni più importanti della mia vita, non solo in ambito sportivo.

Da quel momento iniziai a osservare il gesto tecnico, le tattiche di gioco, l’attrezzatura – mia e degli altri giocatori – sotto un’altra prospettiva.

Era giunto il momento di allenare anche il mago che c’era in me, perché sapevo che c’era e perché ero stato testimone delle sue capacità in tante occasioni lontano dalla gara.

Voglio che tu sappia che anche la bacchetta magica ha la sua importanza e spesso non è secondaria; tuttavia, senza mago non c’è bacchetta magica che funzioni.

È arrivato il momento di dare il giusto valore e la giusta portata alle cose che determinano i nostri risultati esterni, i nostri score per intenderci.

Prima di entrare in campo e quando le cose non vanno per il verso giusto in gara ricorda sempre a te stesso la storia del mago e della bacchetta magica.

Riparti da lì per poi scegliere gli incantesimi “giusti” da fare.

Ricorda il Mago che c’è in te!

Sto lavorando ad un progetto esclusivo e unico nel suo genere per metterti nella condizione di riconnetterti al Mago che sei.

Tante, troppe volte vedo golfisti che si smarriscono in gara, hanno la bacchetta magica in mano ma non riescano più a farla funzionare, ne tirano fuori un’altra dalla sacca convinti che quella farà cambiare le cose, ma nulla accade.

È arrivato il momento di spezzare quell’incantesimo sul Mago che è in te!

Swing your mind

Andrea Falleri

Il tuo Golf Mental Coach

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